Firenze in 3 gg e mezzo. Il nostro itinerario

Fiorenza dentro dalla cerchia antica, ond’ella toglie ancora e terza e nona, si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, non gonne contigiate, non cintura che fosse a veder piú che la persona. (Dante Alighieri)


Il 2025 per quanto riguarda la ricerca della creatività è cominciato benissimo! Tre giorni e mezzo pieni per visitare una delle più belle città d'arte: Firenze.

Ho un sacco di cose da raccontarvi e un sacco di posti da farvi vedere, ma voglio fare la brava e cominciare dall'inizio, condividendo con voi il nostro itinerario e dandovi qualche informazione turistica, che male non fa!

Inizio subito con il dirvi che per noi la Firenze card è stata un acquisto perfetto che ci ha permesso: di prenotare senza pagare il sovrapprezzo, saltare le file (soprattutto nelle chiese), rendere del tutto gratuito l'ingresso di mio figlio non ancora diciottenne.

Vale la pena prenderla soprattutto se si ha intenzione di visitare gli Uffizi, la Galleria dell'Accademia e Palazzo Vecchio. Ricordatevi che per questi 3 musei bisogna prenotare perché gli ingressi sono scaglionati su orario di prenotazione.

Per quanto riguarda i pasti, si mangia bene ovunque. Il pranzo più suggestivo è stato alla pizzeria a taglio in Piazza Duomo, che merita anche solo per la bellezza della visuale!

Le cose importanti mi pare di avervele dette tutte quindi ecco qui l'itinerario

Giorno 1

 mattina

Visita alla Cattedrale (attenzione apre alle 10.15)

 Io l'ho inclusa nell'itinerario ma di fatto noi non siamo riusciti ad entrare perché non pensavamo che aprisse così tardi e per le 10 era prevista la salita alla volta del Brunelleschi. Il mio consiglio per la Cattedrale è di informarsi bene sugli orari di apertura, considerando sempre che c'è fila per entrare oppure, come abbiamo fatto noi, accontentarsi di vederla dall'alto approfittando di una delle pause previste per la salita sulla volta del Brunelleschi.

Nel Quattrocento era la più grande chiesa al mondo e può vantare ancora oggi il primato assoluto della più grande cupola in muratura. 

Essa sorge sulle fondazioni dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della città che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana.

La costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi seguì la dedicazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo 1436. L'intitolazione a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412.

 Al suo interno è visibile la più grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m², eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari.


Visita al Battistero 


Il Battistero di San Giovanni è uno degli edifici più antichi e più ricchi di storia di Firenze.

Costruito sui resti di un’antica domus romana, con la sua forma ottagonale, incanta per la bellezza dei suoi marmi bianchi e verdi che lo rivestono, per le splendide porte che lo adornano e per gli sfavillanti mosaici interni che hanno ispirato Dante Alighieri per la Divina Commedia.


Salita alla volta del Brunelleschi


Quattrocentosessanta gradini per arrivare sino in cima. 

Quattrocentosessanta gradini che fanno vorticosamente ritornare indietro nel tempo: una speciale macchina del tempo che gradino dopo gradino ti riporta indietro fino al 1420, anno di inizio dei lavori. Ogni gradino un pezzo di storia, una piccola, grande sfida vinta.

Quattrocentosessanta gradini per apprezzare l'ingegno del Brunelleschi nel costruire la più grande volta del mondo e per toccare con mano il lavoro dei tanti operai impegnati nella sua costruzione.

Senza contare il grande privilegio di poter vedere da vicino gli affreschi del Vasari.

E poi, a ripagare tanta fatica, una vista incredibile sui tetti di Firenze.

Pranzo al Mercato Centrale

Il Mercato Centrale si trova in uno dei luoghi più significativi della città: il primo piano dello storico mercato coperto di San Lorenzo. 

Il progetto diventa realtà nella primavera del 2014, a celebrare i 140 anni dell’architettura in ferro e vetro eretta nel 1874. L’opera è dell’architetto Giuseppe Mengoni, già autore del mercato di Sant’ Ambrogio e della Galleria Vittorio Emanuele di Milano.

Gli artigiani sono il cuore del progetto Mercato Centrale, perché nessuno meglio di loro conosce il proprio prodotto e lo sa raccontare con passione ed entusiasmo. 

Oltre tutto è comodissimo, non solo per la posizione nella quale sorge, ma perché è al coperto (e questo è indispensabile nei giorni di pioggia) e poi perché sono tantissimi i tavoli a disposizione per consumare il pasto.

pomeriggio

Galleria dell'Accademia

E' inutile girarci intorno, si va all'Accademia per il David. Che poi l'Accademia custodisca tante altre meraviglie, a i più poco importa.

La fondazione della Galleria risale al 1784, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo riorganizzò l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, fondata nel 1563 da Cosimo I de' Medici, nella moderna Accademia di Belle Arti. 

La nuova istituzione occupava i locali del trecentesco Ospedale di San Matteo e quelli del convento di San Niccolò di Cafaggio. Il museo si arricchì con la soppressione di chiese e conventi ordinata da Pietro Leopoldo nel 1786 e da Napoleone Bonaparte nel 1810. 

Tuttavia, l'evento decisivo per la storia del museo fu la traslazione del David di Michelangelo da Piazza della Signoria, nell'agosto del 1873. La scultura più famosa del mondo ha atteso nove anni, in una scatola di legno, la costruzione della Tribuna progettata dall'architetto Emilio De Fabris per ospitarla. 


Basilica di San Lorenzo



La Basilica di San Lorenzo è la prima cattedrale fiorentina, il primo edifici di culto innalzato a Firenze; qui i Vescovi ebbero la loro prima sede. Da questo luogo si irradiò la Fede Cristiana nella città di Firenze. venne consacrata in presenza di Sant’Ambrogio nel 393 e dedicata al diacono e martire Lorenzo.


L’imponente basilica che ammiriamo oggi è il frutto del radicale rinnovamento cominciato nel 1418 da Giovanni di Bicci, capostipite della famiglia Medici che affidò la costruzione di una cappella funeraria, oggi la Sacrestia Vecchia, affidata a Filippo Brunelleschi che diresse il grande cantiere fino alla sua morte, avvenuta nel 1446.


Secondo la volontà di Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, la basilica avrebbe dovuto essere degnamente completata dal paramento marmoreo della facciata. Nel 1518 il Papa ne affidò l’incarico a Michelangelo. Molti disegni ed un modello ligneo esposto oggi nel Museo di Casa Buonarroti ci possono dare un’idea della grandezza del progetto michelangiolesco che non venne mai realizzato.

Giro per le vie della città


Le città non sono fatte solo di musei da visitare, ma soprattutto di strade da percorrere. 

Ponte Vecchio


E' uno dei ponti più famosi del mondo, attraversato ogni giorno da migliaia di persone.

Più volte danneggiato dalle piene, è completamente distrutto nel 1333 da una delle alluvioni più disastrose della storia.

Taddeo Gaddi, l’architetto che lo ricostruisce intorno al 1345, progetta un ponte innovativo: tre larghe campate a sesto ribassato invece di cinque a tutto sesto come tutti gli altri ponti fino a quel momento costrruiti. Questa nuova soluzione (è il primo ponte del genere in Europa) permette di dare più spazio al passaggio del fiume che, in caso di piene, porta a valle detriti di ogni genere che in questo modo possono passare meglio sotto i fornici. 

Intorno alla metà del 1400 il governo di Firenze decide di spostare sul ponte il mercato della carne e della verdura in modo da tenere le strade più pulite.

Nel 1593, Ferdinando I dei Medici, fratello di Francesco I, decide di sostituire le botteghe dei macellai con quelle dei gioiellieri: non amava infatti percorrere il corridoio e sentire le voci e gli odori del mercato. Da allora il Ponte diventa un luogo molto più elegante e più consono alla nobiltà della famiglia Medici.

E ancora oggi mantiene inalterato il suo fascino.

Giorno 2

mattina

Visita alla Galleria degli Uffizi

Non si può non passare di qui. Anche se si può decidere di non passare agli Uffizi una intera giornata, si può comunque, tralasciando inevitabilmente un po' di cose, contenere al visita alla sola mattina.

La Galleria occupa interamente il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari.

Come del l'Accademia, bisogna prenotare l'orario di ingresso. Io l'ho trovata una soluzione molto comoda anche se comunque dentro le sale erano piene di gente (e in alcuni casi ci stavano veramente troppe persone!)

Le raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell'arte di tutti i tempi e c'è veramente da rimanere incantati.

Non meno importante nel panorama dell'arte italiana la collezione di statuaria e busti dell'antichità della famiglia Medici. La collezione abbellisce i corridoi della Galleria e comprende sculture romane antiche, copie da originali greci andati perduti.


Pranzo da " 'ino"

La sosta per il pranzo è stato il pretesto per andare a via dei Georgofili.


Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 l'esplosione di una bomba provocò la morte di Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, delle loro figlie, Nadia e Caterina, e dello studente di architettura Dario Capolicchio, ferendo inoltre 41 persone


pomeriggio

Piazza della Signoria


A Piazza della Signoria capisci inun batter d'occhio quanto erano forti e potenti i Medici e quanto fosse ricca Firenze in quel periodo.

La piazza cominciò ad assumere la forma attuale intorno al 1268, quando le case dei Ghibellini che si ergevano nella zona furono demolite dai Guelfi vittoriosi a Benevento, ma senza dare all'area un'impostazione coerente ed unitaria, tanto che fu pavimentata solo nel 1385. 

Di pari passo venne costruito il Palazzo della Signoria, così la piazza divenne il centro della vita politica cittadina, in antitesi con il centro religioso di Piazza del Duomo e la piazza per i commerci che era il Mercato Vecchio, dove oggi sorge piazza della Repubblica. Nel XIV secolo vengono aggiunte la Loggia della Signoria, per le cerimonie pubbliche, e il Tribunale della Mercanzia, istituto atto a dirimere le controversie di tipo civile e commerciale.

Visita al Museo di Galileo 

Il Museo di Glileo è spettacolare e merita un post a parte. vi lascio solo una immagine per alimentare la vostra curiosità


Visita a Palazzo Vecchio

Anche di Palazzo Vecchio vi parlerò più diffusamente in un altro post. Per il momento vi dico solo che il salone dei 500 è meraviglioso!!!


Piazza della Repubblica


E' una delle piazze principali di Firenze sin dai tempi dei romani. L'aspetto odierno dalla forma rettangolare con grandi palazzi ottocenteschi è il risultato dell'ammodernamento urbano che Firenze subì quando fu capitale d'Italia (1865-71: nello stesso periodo furono purtroppo abbattute le antiche mura duecentesche che circondavano la città, per fare spazio a pi grandi viali moderni).

La piazza oggi è animata da artisti di strada e spettacoli improvvisati, specialmente dopo il tramonto. Inoltre sulla piazza si affacciano alcuni caffè storici di Firenze come il Caffè Paskowski.


Giorno 3

mattina

Cappelle Medicee


Il Museo delle Cappelle Medicee è costituito da due cappelle funebri della famiglia Medici presso la Basilica di San Lorenzo a Firenze, dichiarate monumento nazionale e trasformate in museo statale nel 1869 per il loro valore emblematico dell’arte e della storia dell’Italia appena unita.


Casa di Dante

Non potevamo andar via da Firenze senza essere andati a trovare il Sommo Poeta. Il museo è stata una piacevole scoperta, un viaggio tra la Firenze medievale e la Commedia.

Pranzo al Mercato Centrale

pomeriggio

Santa Maria Novella


La basilica di Santa Maria Novella è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza. Santa Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per i frati domenicani.

Nel 1219 dodici domenicani arrivarono a Firenze da Bologna, seguiti da Frate Giovanni da Salerno. Nel 1221, ottennero la piccola chiesa di Santa Maria delle Vigne, così chiamata per i terreni agricoli che la circondavano (all'epoca fuori dalle mura). 

Nel 1242 la comunità domenicana fiorentina decise di iniziare i lavori per un nuovo e più ampio edificio, ottenendo dal papa la concessione di indulgenze per chi avesse contribuito economicamente ai lavori già a partire dal 1246. Il 18 ottobre 1279, durante la festa di San Luca, venne celebrata nella cappella Gondi la cerimonia della posa della prima pietra con la benedizione del cardinale Latino Malabranca Orsini, anche se di fatto i lavori erano già da tempo iniziati. La nuova chiesa aveva la facciata orientata verso sud. La costruzione fu completata nella metà del XIV secolo.

Al suo interno si trova il meraviglioso crocifisso ligneo di Giotto.


Giorno 4

mattina

Piazza della Repubblica

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio e abbiamo deciso di sfruttare la mezza giornata prima di riprendere il treno per andare a vedere Firenze da Piazza della Repubblica.

Siamo arrivati in autobus, ma poi siamo ritornati in centro a piedi e ci siamo concessi una passeggiata oltr'Arno.


Palazzo Pitti


Pur essendo stato abitato per circa quattro secoli da tre dinastie, i Medici, gli Asburgo-Lorena e i Savoia, il Palazzo porta ancora oggi il nome del suo primo proprietario, il mercante fiorentino Luca Pitti, che lo fece edificare come sua residenza privata alla metà del Quattrocento. 

Nel 1549 il Palazzo, abbandonato con la morte del mercante, venne acquistato da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici come luogo di rappresentanza degno della grandezza del nascente Granducato. 

Bartolomeo Ammannati, architetto favorito del Granduca, ampliò il corpo di facciata, la parte retrostante e alle spalle del Palazzo venne creato il magnifico giardino all’italiana di Boboli. 

Giardino e Palazzo furono dunque concepiti assieme e assieme si svilupparono nei tre secoli successivi, in un serrato dialogo tra arte e natura che portò Boboli a divenire il modello per le regge di tutta Europa. 

Mercato Nuovo


il Mercato Nuovo si trova tra via Calimala e via Porta Rossa, strategicamente inserito in una delle zone più caratteristiche della città.
E' più comunemente conosciuto come Mercato del Porcellino di Firenze, secondo la tradizione popolare. Il nome deriva dalla presenza di una meravigliosa statua bronzea raffigurante un cinghiale, e che gli abitanti della città sono soliti chiamare porcellino, in tono affettivo e vezzeggiativo.

Viene chiamato Mercato Nuovo per distinguerlo dall’antico Mercato Vecchio, storicamente situato in Piazza della Repubblica, oggi non più esistente.


A pochi passi da Ponte Vecchio e da Piazza della Signoria, simboli intramontabili dello splendore della città medicea, il Mercato Nuovo si estende all’interno di un imponente loggiato antico, la cui costruzione risale al 1547, realizzata secondo il progetto di Giovanni Battista del Tasso, rinomato scultore e architetto italiano, che nel sedicesimo secolo lavorò per i maggiori rappresentanti della Famiglia dei Medici.

Originariamente, il Mercato era finalizzato alla vendita di fiori e oggetti di paglia, di seta e di stoffe pregiate, nonché di oggetti preziosi realizzati secondo l’estro e la maestria che da sempre caratterizzano la manifattura toscana. 

Oggi è stacolmo di banchi che vendono borse di cuoio fiorentino. Fin dalla fine del ‘200 era in auge l’Arte dei Cuoiai o Galilai, che riuniva i fiorentini che lavoravano in questo settore, dai cuoiai ai pelacani (gli attuali conciatori), dai pezzai (i rivenditori) agli orpellai (i doratori). Una nutrita schiera di professionisti che nel corso dei secoli aumentò la sua numerosità, contribuendo a far nascere delle ulteriori specializzazioni, come dimostra la nascita dell’Arte dei Calzolai prima e, addirittura, dell’Università dei Maestri del Cuoiame.

Pranzo Pizzeria a Taglio




Commenti

  1. Ma hai scritto un trattato!!!
    Comunque Firenze è sempre una garanzia!

    RispondiElimina
  2. In effetti mi sono fatta un po' prendere la mano

    RispondiElimina

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