Dan Brown Firenze e ...Inferno
Oggi vi voglio parlare di un libro pubblicato nel 2013 in contemporanea in tutto il mondo e lo voglio fare in un modo un po' insolito...mettetevi comodi che ora vi dico!
Quello che vi voglio proporre è un viaggio, un tour, nei luoghi del romanzo, o per la precisione, in una parte dei luoghi.
Vabbè, senza girarci troppo intorno vi porto a Firenze, dove comincia la storia, e dove Robert Langdon si imbatte nel mistero legato a doppio filo a Dante Alighieri.
Avete letto il libro? O magari avete visto il film? In ogni caso seguitemi...
Il professor Robert Langdon si sveglia in un ospedale fiorentino con una ferita alla testa che gli procura una seria amnesia e visioni riguardanti una donna misteriosa.
All'ospedale viene accudito dal dottor Marconi e dalla dottoressa Sienna Brooks, che gli spiega come la sera precedente sia arrivato all'ospedale in stato di semi-incoscienza. L'amnesia sarebbe dovuta a un colpo d'arma da fuoco che l'ha colpito di striscio. Improvvisamente irrompe Vayentha, una killer che uccide il dottor Marconi e sembra intenzionata a uccidere Langdon, che riesce a fuggire grazie all'aiuto di Sienna.
Nell'appartamento di Sienna Langdon trova una capsula al titanio per materiale biologico, programmata per essere aperta da lui solo; il professore decide allora di denunciarsi al Consolato USA.
Quando invece dell'aiuto richiesto vede arrivare Vayentha, Langdon comprende di essere nel mirino del suo stesso governo e che l'unica opportunità di salvezza sta nel riottenere le memorie dei due giorni precedenti, partendo dal contenuto della capsula di cui è in possesso.
Al suo interno si trova un artefatto medievale dentro il quale è stato inserito un minuscolo proiettore; l'immagine che esso proietta è la Mappa dell'Inferno dantesco di Sandro Botticelli.
foto inferno botticelli
Improvvisamente un gruppo di soldati irrompe a casa di Sienna e i due sono costretti a scappare.
Qui comincia il nostro viaggio
Il Giardino di Boboli
Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civile trecentesca cittadina ed è uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo.
Chiamato in origine palazzo dei Priori, venne successivamente identificato nel XV secolo come palazzo della Signoria, dal nome dell'organismo principale della Repubblica di Firenze.
Nel 1540 divenne "palazzo Ducale", quando il duca Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza.
Venne identificato, infine, come Palazzo Vecchio quando, nel 1565, il granduca Cosimo I elesse a reggia il palazzo Pitti.
Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali.
La maschera di Dante
Salone dei Cinquecento
Per accentuare l'imponenza della sala, Vasari, che vi lavorò dal 1555 al 1572, innalzò il soffitto di ben 7 metri (su suggerimento di Michelangelo Buonarroti), coprendo con una struttura a cassettoni magnificamente decorata il sistema delle capriate. Le capriate furono costruite ingegnosamente, in una doppia serie a livelli diversi: alternativamente una capriata sorregge il peso del tetto ed una trattiene, grazie ad ancoraggi, i cassettoni sottostanti.
Inseguiti da Vayentha, dal Governo USA e dalla security di Palazzo Vecchio, Langdon e Sienna riescono a fuggire tramite un passaggio segreto che li conduce alla zona delle capriate del soffitto sospeso del Salone dei Cinquecento.
Sala delle carte geografiche
Palazzo Vecchio è ricco di passaggi segreti che è possibile visitare con un tour guidato. La cartina dell'Armenia è uno di questi (almeno nel libro).
Casa di Dante
Se mai continga che ’l poema sacroal quale ha posto mano e cielo e terra,sì che m’ha fatto per molti anni macro,vinca la crudeltà che fuor mi serradel bello ovile ov’ io dormi’ agnello,nimico ai lupi che li danno guerra;con altra voce omai, con altro velloritornerò poeta, e in sul fontedel mio battesmo prenderò ’l cappello;
Forte il resoconto del viaggio con il racconto del libro!
RispondiEliminaHo letto qualcosa anch'io di Dan Brown, ma questo mi manca, quindi voglio conoscere il seguito.