Carta e Oltre. Oltre i confini della materia


Anche questo, come per Monica Dal Molin, è un incontro avvenuto nei padiglioni della Fiera di Roma, ad Abilmente Primavera.

Da lontano lo spazio espositivo sembrava animato da oggetti di vimini intrecciati. Poi mano a mano che mi avvicinavo la realtà diventava sempre più evidente: la tecnica era sì quella dell'intreccio, ma ad essere intrecciati non erano giunchi di legno, ma cannucce di carta.


Ad accogliermi una delle due padrone di casa, Teresa Marino, che insieme alla sua amica Carla Ottanelli è la fondatrice dell'Associazione Carta e Oltre.
Nel loro laboratorio organizzano corsi di intreccio e producono meraviglie.


La carta è un materiale antico, il più delle volte fragile, quasi inconsistente. Eppure la carta, se sapientemente lavorata, si trasforma, cambia destinazione d'uso, non è più contenitore di parole, ma diventa oggetto che contiene altri oggetti. Diventa forte e resistente.

A Teresa Marino ho chiesto di spiegare come avviene la magia di questa trasformazione partendo dalla domanda, forse, più scontata.

Perché proprio la carta come materiale di base  per le vostre creazioni?
La carta è un po'  nel nostro DNA. La mia famiglia aveva una cartiera e io sono cresciuta in mezzo alla carta, per questo non potevo non considerarla come materia prima delle mie creazioni.

Come e quando nasce la vostra passione?
Io ho cominciato con il cartonage, poi con la mia amica Carla Ottanelli abbiamo fondato l'Associazione Carta e Oltre e abbiamo cominciato a riciclare giornali, per poi applicare al riciclo la tecnica della cesteria classica.


Da giornale a cesto ... quali sono i passaggi fondamentali della lavorazione?
Noi abbiamo la prerogativa di utilizzare giornali puri, non usiamo coloranti, noi andiamo alla ricerca di giornali già colorati (come ad esempio la Gazzetta dello Sport n.d.r.), che con i colori delle loro pagine ci diano le sfumature più adatte al nostro progetto. Quando da una pagina di giornale andiamo a realizzare la cannuccia di carta, la arrotoliamo in modo tale da sfruttarne il bordo.
Utilizzando così cannucce che nella parte esterna hanno solo il bordo della pagina, abbiamo creato una collezione "Primavera-Estate" dai colori tenui e particolari.


Cosa si riesce a realizzare con la tecnica dell'intreccio?
Noi realizziamo oggetti di arredamento, che non siano solamente decorativi, ma che siano anche pratici e utili.
In Fiera, ad esempio, abbiamo portato la nostra linea per l'allestimento della tavola.


Oltre all'arte dell'intreccio, quale altro tipo di lavorazione eseguite con la carta?
Realizziamo gioielli con la carta filata, cioè filiamo la carta con il fuso a mano.
L'idea è nata quando abbiamo cominciato a realizzare gioielli con le cannucce.


Per rendere più raffinati i gioielli avevamo bisogno di un filo sottile realizzato anch'esso con la carta. Così abbiamo provato a filarla con il fuso a mano. E il risultato sono gioielli come questo.



Le vostre creazioni vengono lasciate grezze oppure vengono sottoposte a qualche trattamento?
In genere passiamo uno strato di colla vinilica diluita al 50% con acqua allo scopo di proteggerle, impermeabilizzarle e lucidarle.

Se siete interessati ai corsi proposti dalla Associazione e volete saperne di più...

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