Gli Incartesimi di Monica Dal Molin
Ho conosciuto Monica Dal Molin durante la scorsa edizione primaverile di Abilmente Roma. Impossibile rimanere indifferente alle composizioni floreali che regnavano maestose e animavano la grande parete bianca...
... e dai fiori giganti, tanto maestosi, quanto fragili.
In mezzo a questo tripudio di carta lavorata, piegata, modellata c'era lei, Monica, un concentrato di grinta, entusiasmo, positività e ironia.
Se ve lo state chiedendo, no, quella accanto a Monica non sono io, ma Fabiola. In fiera siamo andate insieme e lei è stata abbastanza folle da indossare un cerchietto con un enorme fiore, per poi farsi immortalare dalla mia macchina fotografica.
Monica è stata molto disponibile e noi ne abbiamo approfittato per conoscerla meglio.
Perché la scelta della carta come materiale delle tue creazioni?
La carta è un materiale che si usa da tantissimo tempo. Per lavorare la carta ne devi conoscere bene le caratteristiche.
Sono più di 20 anni che lavoro a stretto contatto con questo materiale.
All'Università ho studiato Conservazione dei Beni Culturali a indirizzo Beni Librari e le competenze che ho acquisito hanno certamente aiutato il mio lavoro.
Ho lavorato anche come freelance nel settore della carta decorativa e della stampa.
Ora, con le mie creazioni, cerco un modo per renderla un po' più poetica e un po' più creativa.
Incartesimi: come nasce e cosa rappresenta.
Quando mi sono sposata, ho aperto un blog (Incartesimi) e da lì ho cominciato a farmi conoscere, proprio pubblicando le cose che avevo realizzato per il mio matrimonio.
I miei lavori sono piaciuti, le persone hanno cominciato a chiamami per lavori su commissione e la cosa è divenuta sempre un po' più grande.
La svolta è stata partecipare ad Abilmente Vicenza, che è stata un'ottima vetrina e un trampolino di lancio per farmi conoscere.
Incartesimi, così, dallo scorso anno, è diventato il mio lavoro e questo mi rende molto soddisfatta e contenta.
Con Incartesimi io cerco di fare delle piccole magie. Il mio intento è quello di dare una suggestione, di rendere le forme poetiche, di fare delle creazioni che possano creare delle emozioni oltre che a me anche ad altre persone.
Oltre ai kit per la realizzazione dei fiori ci sono anche quelli per la realizzazione dei Kusudama che sono un tipo di origami modulari.
Da un quadrato di carta nasce un petalo, con cinque petali un fiore, con 12 fiori un Kusudama completo.
Dove lavori? Hai un laboratorio dove crei i tuoi fiori?
All'inizio ho lavorato solo da casa, adesso ho la fortuna di avere in uso degli uffici di famiglia. Li ho adibiti a laboratorio e posso lavorare lì, soprattutto quando devo realizzare i fiori giganti per i quali ho bisogno di molto spazio.
Attualmente mi divido tra casa, dove riesco a seguire gli ordini che mi arrivano, e laboratorio dove lavoro alla realizzazione dei miei fiori.
Nel processo di crescita e nel tentativo di affermazione e diffusione del proprio lavoro quali sono le difficoltà che hai incontrato?
Io ho la fortuna di avere una famiglia che mi supporta e che ha sempre creduto in me.
Non basta da sola la motivazione, ci sono sempre dei momenti difficili di crisi in cui metti in dubbio se valga la pena o meno di continuare.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Il mio lavoro si svolge prevalentemente nell'ambito del wedding e dell'allestimento di vetrine e sale.
Propongo, oltre alle partecipazioni e ai segnaposto, anche i bouquet di carta per le spose, che non solo danno un tocco di originalità, ma sono anche oggetti che durano nel tempo.
Diciamo che ho avuto il coraggio di rischiare dove ancora non si era osato, portando un prodotto originale come i fiori di carta, le composizioni floreali, per matrimoni e come complementi d'arredo.
In un momento di difficoltà come questo bisogna credere nei propri sogni e nei propri talenti. La grande difficoltà per ognuno di noi è riuscire ad associare quello che ami fare con le tue capacità. Alcune volte disperdiamo le energie, invece bisogna andare su obiettivi precisi e lavorare bene su quelli. Poi bisogna avere la fortuna di capire quale strada prendere. Se non ti fermi, se sei aperto, la strada giusta arriva, l'energia gira.
E di energia Monica ne ha veramente molta!
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