Manukalpa e l'arte antica della lavorazione del metallo
Non c'è nulla di più bello di una chiave, finché non si sa che cosa apre.
(Maurice Maeterlinck)
Il fabbro è uno di quegli antichi mestieri, di cui con il tempo si è persa l’importanza e la magia.
Nella sua fucina si producevano tutti gli attrezzi in ferro per il lavoro agricolo e boschivo.
Sulla grossa incudine, con assestati colpi di martello, i fabbri trasformavano il ferro, rendendolo nobile, utile, familiare. Producevano spade e coltelli, armature e corazze, chiodi e ferrature per cavalli, chiavi e utensili vari.
Nell’era del fatto-in-serie gli antichi mestieri, quasi dimenticati, trovano nuova vitalità con gli artigiani, che non solo riportano in auge antiche tecniche, ma che sono così abili da essere artisti.
E io ho avuto il piacere di conoscere uno di questi artigiani, che ha reso il suo mestiere un’arte.
Era poco prima di Natale quando ho conosciuto Manukalpa, Cristian Romei, a Roma all’Arts and Crafts Market di Natale e mi sono persa tra l’armonia e la precisione dei suoi lavori.
Nel suo banco spiccavano coppie indissolubili di chiavi, ognuna diversa dall’altra, ognuna unica. Chiavi dalle molte fogge, ma senza serrature.
La nostra conversazione è cominciata proprio da lì: dalle chiavi!
Sono molto belle le tue chiavi. Cosa rappresentano?
La chiave rappresenta tutto. È un simbolo universalmente riconosciuto in qualsiasi parte del mondo. Io ho cominciato a realizzarle per divertimento e per scherzo e poi ho scoperto che è un oggetto che alla gente piace avere.
Queste chiavi, idealmente, cosa aprono?
Tutto ciò che è nella fantasia delle persone. Lascio che la cosa sia soggettiva, io infondo la mia energia, realizzandole, poi ognuno può dare un significato diverso, può avere una sua personale porta da aprire.
E questi fiori con lo stelo lunghissimo? Cosa sono?
Sono candelabri. Io ho eseguito la lavorazione della parte di metallo, mentre la mia compagna ha realizzato la parte in terracotta.
Nelle tue opere utilizzi molti tipi di lavorazione: ferro, terracotta, ceramica. Quale è la lavorazione che più ti si addice?
Ultimamente lavoro molto con il metallo. E’ un buon materiale da modellare e riesco a creare parecchie cose. Oltre alle chiavi realizzo anche oggetti di design, come queste lampade, che sono composte da legno, metallo e PVC.
Realizzo anche batacchi per porte.
Costruire batacchi è stata una bella sfida, perché è una lavorazione difficile che richiede esperienza.
E’ mai successo, dopo del tempo, di non riconoscere più come tuo un oggetto realizzato da te?
No, impossibile, i miei figli li riconosco tutti.
Quindi se sono tutti figli tuoi, cosa c’è di te nelle tue opere?
Tutto. Ci metto tutto me stesso nel realizzarle.
Che cosa ti dà più soddisfazione realizzare?
Quando realizzo pezzi unici. E quando il pezzo unico rappresenta il passaggio da uno stile all’altro.
Quanto è impegnativo percorrere la strada del fabbro?
Dal mio punto di vista non l’ho trovata una strada impegnativa. Non faccio sacrifici nel fare una cosa che amo fare.
Manukalpa
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