Cinque modi in cui si declina la creatività dell'uovo nell'arte

 

Salvador Dalì

Omne vivum ex ovo

(ogni essere vivente proviene dall’uovo)

L'uovo è simbolo di perfezione e di  nascita. Era spesso usato nella antichità come decorazione di sepolcri e templi proprio per esorcizzare la morte con l'idea della nascita e quindi anche simbolo della Resurrezione di Cristo.

L'usanza di offrire e donare uova, anche tra i vivi, si è tramandata poi fin dai Romani, lungo tutto il Medioevo a oggi; regalare un uovo è augurare fertilità e benedizioni.

L’uovo è uno dei simboli più antichi e mistici che conosciamo ed è strettamente legato al concetto di “creatività”.

In moltissime culture esistono miti che parlano dell’Uovo  come punto di origine di ogni cosa: da un enorme nulla qualcosa prende forma.

Come è stata declinata la creatività dell'uovo nell'arte?

Ho selezionato per voi cinque uova d'autore.

UNO

LUCA POZZI DRAGONS EGGS

Realizzato a Mezzano di Primiero nell'ambito dell'Iniziativa Una Boccata D'arte a cura di Fondazione Elpis e Galleria Continua.

Le Dragon Eggs, installate alle pendici delle Dolomiti (Mezzano di Primiero), sono  frutto di una collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e sono immaginate come una parentesi di compressione del tempo ottenuta collegando una tecnica di 5.500 anni fa “la fusione del bronzo” con un marchio nuova tecnologia di fisica sperimentale denominata “scintillatore muonico” in grado di rilevare il passaggio, oltre la superficie del materiale metallico, di particelle subatomiche altrimenti invisibili, segnalandole con un impulso luminoso.

Le uova di drago  sono elementi arcaici ma alludono alla massima smaterializzazione,  sono , prima di tutto, un comunicatore in cui si scontrano sistemi complessi , subliminalmente parlando di onde gravitazionali, materia oscura e cosmologia multi-messaggero.

DUE

PUPI FUSCHI

L’opera, dal titolo “Eretica bellezza”, è stata realizzata dall’artista palermitana Pupi Fuschi nell’ambito del progetto ideato da Claudio Mogliotti e promosso dalla Residenza d’artista “La Tavola di Migliandolo”.

L’uovo fa parte dell’installazione temporanea “Uova della rinascita” collocata presso la Piramide-38° parallelo a Motta d’Affermo. Le “Uova della rinascita” hanno poi lasciato Motta d’affermo, per diffondersi in altri punti della Sicilia. “Eretica bellezza” ha scelto il castello di Sperlinga. Un evento che è “sembrato una deposizione di un uovo che ha affettuato un moto al contrario: invece di uscire è entrato”. 

Il castello posto sulla rocca di Sperlinga è un nido d’aquile inespugnabile, in un’enorme conca naturale tra le Madonie, i Nebrodi, incorniciato dall’Etna. La rocca su cui sorge il possente castello normanno, ha svolto, certamente, anche la funzione di Tempio solare, probabilmente fin dall’epoca Minoica. Un Menhir naturale posto su di un Axis Mundi gia dedicato ai culti misterici di Eleusi. La rinascita di Persefone viene dunque rappresentata dall’uovo collocato nel luogo dove si ritiene vi fosse l’altare.

TRE

CHRISTOPHER CHIAPPA

Classe 1970 è un artista americano originario di West Chester, Pennsylvania. 

Dal 2010 al 2015 lo studio di Christopher Chiappa ha fatto una sola cosa: creato un numero esorbitante di fried eggs 'uova all'occhio di bue', in un progetto intitolato Livestrong. 

Le uova sono state create come delle sculture iper-realistiche realizzate attraverso un processo accuratamente calibrato di fusione, colata, levigatura e verniciatura ad intonaco. Christopher Chiappa ha creato esattamente 7.000 uova per riempire la Kate Werble Gallery di New York. 

QUATTRO

MIRELLA BENTIVOGLIO

Il 3 aprile 2022 a Gubbio è stato presentato al pubblico il restauro e il ricollocamento de L’Ovo di Gubbio (1976) nella sua originale posizione. 

Si tratta di una delle opere in assoluto più significative di Bentivoglio alla quale lei stessa era particolarmente legata, tanto da definirla «un accordo di pace fra uomo e donna nel segno dell’uguaglianza». 

Fu sempre lei a decidere di collocare il suo Ovo in un bivio lungo il percorso della processione dei Ceri, per sottolineare come fosse il «primo inserimento di un segno femminile in luoghi tradizionali di cerimonie della fertilità, finora considerate riti esclusivamente maschili».

CINQUE

IOSPAZIO

Nei tre pannelli espostoi, nella mostra Paradox di Paratissima12, l'uovo rappresenta la metafora dell'uomo che dapprima imprigionato con un nastro adesivo e poi numerato, impedo così la sua unicità, trova finalmente lemancipazione nel terzo pannello: l'uovo nero è chiaramente diverso dagli altri ed esce volutamente dagli schemi prestabiliti. 

Commenti

  1. Fikoooooooooooooooooo!!
    Io voto per l'occhio di bue!!! Ma anche solo per l'impegno!!!

    RispondiElimina
  2. Io, se proprio devo scegliere, voto per le uova di drago 🐉

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel mondo incantato della maglieria per neonati con Il Neonato di Graziella

Pencil art: microsculture in punta di matita

La Contessa Doleda tra arte e leggende