Andrea Canobbio, La traversata notturna
Torino si trasforma, in questo libro, da città a grande teatro della memoria e l'autore, che è anche narratore, si dota degli strumenti per raccontarla e per raccontare la storia della sua famiglia: una raccolata di lettere d'amore e una scatola di agende fitte di appunti.
Questo libro è il racconto di una storia di amore ed è esso stesso una storia di amore: la storia d'amore nata nell'immediato dopoguerra e scandita dalla melanconia.
Candidato al Premio Strega e da ieri ufficialmente nella cinquina dei finalisti questo libro è bello, intenso e difficile. Difficile da leggere (almeno per me) ma forse anche da scrivere. Un lavoro lungo con una lunghissima preparazione.
E' una romanzo familiare e molto intimo nella quale l'autore parla del suo rapporto con il padre partendo dai luoghi che lo hanno visto protagonista nella vita.
Una storia non raccontata in modo cronologico, ma disseminando i ricordi nello spazio e raccontandoli attraverso una traiettoria che è anche un viaggio attraverso la città di Torino, il terzo protagonista del libro.
Il protagonista decide di inseguire le tracce del padre organizzando gli spostamenti nella città secondo una strana griglia percorsa con i movimenti della mossa del cavallo del gioco degli scacchi, che permetterà all'autore di attreversare tutte le caselle senza passare due volte nello stesso punto.
Lo avete letto? Vi è piaciuto?
Io in realtà ci sto ancora pensando...
Devo dire che, di tutti quelli che hai presentato, questo è quello che mi ispira di più. Lo segno!
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