Diamante, la città dei Murales


Matilde Serao definì Diamante  "perla del Tirreno" quando, durante un soggiorno con il marito Paolo Scarfoglio, rimase incantata da questo borgo che si apre sul mare. 

Quella di Diamante è una storia antica. Le prima notizie della nascita di un nucleo abitato risalgono al 1500 quando il Principe Sanseverino ordinò la costruzione di una postazione difensiva per contrastare le incursioni saracene.

Intorno al torrione fatto costruire da Sanseverino sorsero più tardi fortificazioni ad opera del Principe di Bisignano Tiberio Carafa.

Al termine delle invasioni turche la popolazione delle campagne si spostò verso il mare dando vita al centro abitato e incrementando il traffici commerciali e la pesca.


Oggi Diamante appare come un luogo dal fascino senza tempo, una gemma dalle infinite ricchezze paesaggistiche e naturali che offre al visitatore suggestioni sensoriali non comuni.



Vi starete chiedendo cosa mia ha portato a visitare questo borgo. 



Dovete sapere che nel 1981, su iniziativa del pittore Nani Razetti, dell’amministrazione comunale dell’epoca, guidata dal sindaco Evasio Pascale, 85 artisti provenienti da varie parti del mondo furono chiamati a dipingere i muri dei vicoli del borgo marinaro di Diamante e di Cirella.


Negli anni successivi altri artisti hanno arricchito con le loro opere alcuni angoli di Diamante e Cirella. Nel 2021 Diamante ha celebrato il quarantennale della prima con l’iniziativa Murales40, che ha visto la realizzazione di nuove opere  e  il restauro di alcuni importanti dei murales del 1981.


Io mi sono persa nelle vie del borgo con il naso all'insù per ammirare e fotografare.

Ho incontrato la gatta cenerentola e la sua incredibile storia!


E anche un gruppo di pescatori che tiravano su le reti




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