La Gran Vera. La Grande Guerra: Galizia, Dolomiti 1914 - 1918

 


Cominciamo subito, prima ancora di parlare di questa bellissima mostra, che abbiamo visitato questa estate, a tracciare i confini storici e geografici.


Siamo a Moena, Val di Fassa, e qui durante la Grande Guerra si era in territorio austriaco. Dobbiamo quindi provare a capovolgere il nostro punto di vista prima di affrontare il percorso della mostra.

La mostra permanente è stata inaugurata nel 2014 ed è promossa dall' Istituto Culturale Ladino, dall' associazione "Sul fronte dei ricordi" e dal Comune di Moena.

Curata da Michele Simonetti "Federspiel" e Mauro Caimi, espone documenti e cimeli divisi in quattro sezioni tematiche.

Galizia 1914: il fronte dimenticato

Raccontato e vissuto attraverso il Kriegsmaller, i pittori di guerra austriaci.

Max Ritten Von Hoen, comandante dell'uffcio stampa del Comando Supremo austriaco, comprese che l'arte avrebbe avuto un ruolo importante nel conflitto. 

Le condizionoi di vita e l'esperienza in battaglia avevano assunto una dimensione nuova e sconosciuta. Illustrarle avrebbe rafforzato lo spirito patriottico e il sacrificio della nazione. inoltre il lavoro degli artisti avrebbe testimoniato ciò che stava accadendo nei campi di battaglia.

Fu così che nel 1914 fu costituito un Kunstgruppe, un gruppo artistico formatro da ufficiali muniti di speciali lasciapassare che permettevano l'accesso a ogni punto del fronte.

In un mondo di immagini statiche in bianco e nero l'emozione della pittura a colori permetteva e permette di cogliere più da vicino i molteplici aspetti dell'immane tragedia.

La trincea

La linea del fronte era composta da una sequenza ininterrota di trincee che correvano su una o più linee parallele.

Abbiamo attraversato, durante la visita,  accurate ricostruzioni di camminamenti, postazioni, grotte e diorami che rappresentano la vita vera della trincea. 

Dolomiti 1915

Le Dolomiti costituiscono ancora oggi un unico, incredibile campo di battaglia, in gran parte recuperato e visitabile. 

Nella sala dedicata alla Grande Guerra sul fronte dolomitico sono esposte  uniformi d’epoca, sia di parte austriaca, sia di parte italiana, 

Qui troviamo anche vetrine tematiche con reperti della guerra in montagna, 


E una collezione di pipe tirolesi, perchè il fumo era uno dei pochi piaceri che i soldati potevano concedersi nelle pause.


Queste pipe appartengono a una grande tradizione manifatturiera e militare. 

I soldati vi facevano scrivere il proprio nome, il corpo di appartenenza e spesso anche poesie o motti.

Guerra alla Guerra

Siamo arrivati alla fine del percorso: la grande balconata, sul foyer del Teatro che ospita la mostra,  ci porta in una sezione speciale sull’orrore della guerra. 

E' una monstra nella mostra la raccolta fotografica di Ernst Friedrich che nel 1924 decise di rivelare al mondo il vero volto della guerra.

Lo fece  nel modo più sconvolgente, pubblicando una raccolta di fotografie terrificanti e commoventi che,raccontavano cos’era successo davvero durante il Primo conflitto mondiale. nelle trincee e nei campi di battaglia; raccontando le mutilazioni fisiche e psicologiche, la distruzione della natura, le sofferenze di chi aveva combattuto e di chi era restato nelle città, il dolore per i morti e quello per i sopravvissuti.

E qui io mi fermo. sono riuscita a fotografare solo poche delle fortissime e bellissime fotografie di Friedrich.

Ho scoperto però, in questa occasione che le foto sono state pubblicate da Mondadori nel 2004 in un libro dal titolo "Guerrra alla Guerra".

Concludo con le parole di Friedrich

"Poichè tutti gli esseri umani gioiscono e soffrono allo stesso modo, combattiamo tutti insieme contro la guerra, nemico mostruoso.Protestiamo insieme e uniamoci piangendo contro questo maledetto massacro di cui tutti siamo egualmente colpevoli. Ma dobbiamo allo stesso tempo sperare in un'alba di pace e libertà: viva la patria di tutte le patrie, la patria dell'umanità"


Commenti

  1. Uno dei tanti nostri preziosissimi luoghi ... bellissimo!

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  2. Una tristezza pensare che in questi luoghi così belli siano avvenuti eventi così drammatici. Da due anni vivo in Valsugana e nei miei giri in montagna trovo spesso testimonianze della prima guerra mondiale.

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