Cosa vedere a Padova in un giorno
Punto di partenza della nostra passeggiata è Prato della Valle
Il prato senza erba! E' la più grande piazza di Padova e una delle più grandi e affascinanti piazze d'Europa.
È uno dei luoghi più attivi e vitali di Padova. Ogni sabato si tiene un mercato tradizionale con oltre 160 banchi e ogni terza domenica del mese si svolge il mercatino dell'antiquariato. La piazza viene spesso utilizzata per ospitare eventi e concerti ed è grandioso palcoscenico dei tradizionali fuochi d'artificio di Capodanno e Ferragosto.
Dopo un lungo periodo di degrado negli anni Ottanta, il "Prato" ha subito un processo di riqualificazione negli anni Novanta, ed è ora uno dei fiori all'occhiello della città.
In origine la zona ospitava un teatro romano, poi ridotto a palude; la piazza fu progettata nella sua forma attuale nel 1775 dall'abate Domenico Cerato, professore di architettura dell'Università di Padova, su commissione di Andrea Memmo, procuratore veneziano della città. In suo onore, l'isola ellittica situata al centro della piazza si chiama Isola Memmia.
Da Prato della Valle, percorrendo via Beato Luca Belludi, si arriva in poco più di 5 minuti alla Basilica del Santo senza nome: S. Antonio
Riconosciuto dalla Santa Sede come Santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità.
I lavori per la realizzazione della Chiesa iniziarono nel 1232 e furono completati, nella sua parte principale, sul finire del 1200.
Da un punto di vista dell'architettura se nell’insieme il maestoso edificio ricorda la Basilica di S. Marco in Venezia, nelle strutture massicce e imponenti è decisamente romanico, mentre l’intera parte absidale slanciata e con le nove cappelle a raggiera appartiene al più puro gotico.
Queste diverse e contrastanti caratteristiche sono fuse in un insieme del tutto originale, che a prima vista distingue la Basilica del Santo da ogni altra chiesa medievale.
Percorrendo Via del santo e Via San Francesco arriviamo a Piazza delle Erbe e al bellissimo Palazzo della Ragione.
E' l'antica sede dei tribunali cittadini di Padova, ed è una delle più ampie aule sospese in Europa.
E' uno dei più celebri monumenti civili eretti in Europa all'epoca dei Comuni, l'edificio fu innalzato a partire dal 1218.
Tra il 1306 e il 1308, fra Giovanni degli Eremitani trasformò i tre grandi ambienti in cui era suddiviso il piano superiore in un'unica sala, ideando una nuova copertura a forma di carena di nave rovesciata.
A cavallo del primo decennio del trecento a Giotto e bottega viene affidato il compito di affrescare le pareti della grande sala, il ciclo però fu distrutto dall'incendio che nel 1420 mandò in cenere l'archivio dei Carraresi.
Gli affreschi furono ripristinati dal maestro padovano Nicolo' Miretto con la collaborazione di Stefano da Ferrara e di altri pittori sulla base degli studi di Pietro d'Abano, facoltoso studioso del suo tempo.
Il ciclo di affreschi è suddiviso in 333 riquadri, si svolge su tre fasce sovrapposte, ed è uno dei rarissimi cicli astrologici medievali giunti fino ai nostri giorni.
Nel Salone sono conservati la pietra del Vituperio, su cui i debitori insolventi erano obbligati a battere per tre volte le natiche, dopo essersi spogliati (la pratica è all'origine dell'espressione restare in braghe di tela).
e il grande cavallo ligneo, restaurato e ridato al suo originale splendore, realizzato da Annibale Capodilista per una giostra e in seguito donato dalla famiglia alla città.
La nostra passeggiata prosegue fino a Piazza dei Signori
Fu per secoli teatro di celebrazioni civiche, di tornei e spazio di rappresentanza della città rispetto alle più grandi piazze delle Erbe e della Frutta che ebbero maggiori propensioni commerciali. La piazza è dominata dalla celebre Torre dell'Orologio.
Trecento metri separano Piazza dei Signori dal Caffè Pedrocchi, il Caffè senza porte.
Uno dei più importanti caffè storici e letterari d’Italia.
Fin dai suoi esordi, era conosciuto come “il Caffè senza porte”, questo perché era l’unico locale di Padova che fino al 1916 era sempre aperto, pronto ad accogliere i diversi avventori a qualsiasi ora del giorno e della notte.
la sua particolare forma a pianoforte è stata ideata dall'architetto Jacopelli per ovviare al poco spazio a disposizione.
L'8 febbraio 1848, il ferimento di uno studente universitario all'interno del locale diede il via ai moti risorgimentali italiani.
Ma che figo il video! Padova è bellissima! Attendo il seguito!
RispondiEliminaArriva, arriva!
EliminaSono stata alcune volte a Padova , una bellissima città. Una volta ci sono stata appositamente per vedere la Cappella degli Scrovegni . Bellissima !! Sono stata più volte alla Basilica di S. Antonio. Una bella città!! Complimenti per il video e saluti.
RispondiEliminaGrazie! Sto scrivendo il post sulla cappella degli Scrovegni...arriverà presto!
EliminaGracias por este viaje por el arte y su historia, una gran riqueza monumental que no conocía.
RispondiEliminaBESOS
Gracias por este viaje por el arte y su historia, una gran riqueza monumental que no conocía.
RispondiEliminaBESOS
Grazie a te per essere passata di qua!
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