Il concerto degli EasyPop


 
In una piacevole serata di inizio estate decido di fare una cosa assurda: uscire di casa di sera.
Tutta colpa della "Festa dei Popoli" e dal volantino che riportava il nome di una band...

"Ho ascoltato qualche brano su Youtube, secondo me sono proprio bravi" Queste sono state le parole del conserte mentre ci preparavamo per uscire.
E in effetti aveva ragione lui. Bravi, coinvolgenti e, per chi è nella fascia di età dei cinquantenni, con un repertorio favoloso!

Così ci siamo ritrovati tutti, sotto gli occhi sbigottiti dei nostri figli, a ballare e cantare a squarciagola.

A serata conclusa, con calma sono andata a cercare di capire un po' di più degli Easy Pop e di approfondire quello che ci avevano raccontato tra una canzone e l'altra.

EsayPop  e il format "La Storia del Jukebox" nasce nel 2001 dalle menti di Patrizio Pirrone e Gianluca "Luka" Fiorentini, da cui nascono, nel 2011, nome e idea per EasyPop e per il nostro spettacolo.

Il format del loro concerto spettacolo è sicuramente la prima cosa da raccontare. 

Quando andiamo ai concerti accogliamo la scaletta delle canzoni scelte dalla band con la speranza di sentire quelle che ci piacciono di più. 

Questo in un concerto normale, non certo in un concerto degli EasyPop dove a scegliere è il pubblico su una lista si 64 titoli (uno più bello dell'altro).Quello che però a me ha incuriosito di più è la loro esperienza internazionale.

Nel marzo del 2016, con il Ministero Italiano degli Esteri, hanno portato il loro spettacolo in una tournée nella capitale del Kenya Nairobi in un'indimenticabile esperienza che li ha portati in ogni angolo della città, dai quartieri di lusso alle baraccopoli. 

Ma la loro esperienza internazionale continua. Nel 2018 vede la luce un progetto ideato insieme a Massimo Bonfatti e alla sua ODV Mondo In Cammino: "Basta Una Canzone - Live concerts in Chernobyl" con la realizzazione di 5 concerti nelle zone colpite dalla contaminazione radioattiva derivata dall'incidente di Chernobyl del 1986. 

Un evento unico, mai realizzato prima d’ora: portare la musica a Chernobyl. 

Questo è l'inizio di un progetto più ampio il cui scopo è quello di condividere, coinvolgere, creare rapporti di fiducia e conoscenza reciproca, veicolati dalla musica e dalla cultura.

Nel dicembre 2019 comincia la seconda avventura targata "Basta Una Canzone": i "Live Concerts in Belarus", un tour di concerti gratuiti negli internati, nelle strutture di riabilitazione, nei manicomi Bielorussi, tra il 4 e il 15 dicembre 2019, organizzato dall'Associazione Volontari "Il Cavallo Bianco" in partenariato con Massimo Bonfatti e in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Minsk. 

L' intento è donare un sorriso, un'emozione, il - seppur temporaneo - potere terapeutico della musica, del divertirsi assieme senza pensare alle diversità; vibrazioni positive, uno scambio di energia che noi speriamo possa permanere a lungo.

Le stesse vibrazioni che danno vita al progetto “Vibrazioni per rinascere”: una raccolta di strumenti musicali con i quali hanno allestito un grande laboratorio musicale nella scuola di Radinka in Ucraina, a poche centinaia di metri dal confine della zona di esclusione di Chernobyl.

Spero di avervi incuriosito, io spero di poter assistere nuovamente a un loro concerto!

Commenti

  1. "fare una cosa assurda: uscire di casa di sera" ....... beh, sei quasi da internare per aver osato tanto .... ah ah ah ah ..... non mi ricordavo mica che ci eri andata, eh! Però andare ai concerti è sempre bello!

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