Murakami - A sud del confine a ovest del sole
Oggi vi voglio raccontare del libro che ho messo in valigia questa estate e che mi ha fatto compagnia per tutta la vacanza: A sud de confine, a ovest del sole di Murakami.
E' un libro essenziale e intimista nel quale anche la musica (jazz) fa parte della trama del libro e ne scandisce il ritmo del racconto.
Sarà perché la musica jazz a me piace molto, sarà perché la scrittura di Murakami è inconfondibile e per questo rappresenta un porto sicuro nel quale rifugiarsi.
E' la storia segue Hajime, un uomo che gestisce due jazz bar a Tokyo e che, nonostante una vita apparentemente felice, si sente insoddisfatto e intrappolato nei ricordi del passato.
Quando la sua amica di infanzia Shimamoto riappare, la sua vita e la percezione che ha di essa cambiano e Hajime comincia a porsi molte domande fino a mettere in discussione tutta la sua vita.
Quanto la nostra vita è frutto di scelte deliberate e quanto di scelte casuali?
Cosa c'è a sud del confine? Cosa troviamo se ci spingiamo oltre?
Questo è un romanzo malinconico, che mostra la difficoltà di comunicazione, il senso d’inadeguatezza e la solitudine dei protagonisti della storia.
Murakami tocca nel profondo l’animo del lettore non solo per quello che scrive e che racconta. Quello che più emoziona è il sottinteso, la parte misteriosa del racconto, che non è scritta ma che si fa intuire e che dona al libro un velo di mistero e di dubbio.
La bellezza di questo libro, e il motivo per il quale a me è piaciuto molto, sta nel saper scavare dentro ognuno di noi, ripercorrendo una storia che non si compie, che non ha né inizio né fine, ma che lascia il lettore toccare con estrema vicinanza ogni singolo bagliore dell’anima.
Finita la lettura del libro sono andata ad ascoltare la colonna sonora.
Vi consiglio di leggere il libro con questo sottofondo...
Mai letto nulla di Murakami, continuo a rimandare.... vediamo se mi dai l'input!
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