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La Casa di Dante

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  A firenze basta un attimo, basta entrare in uno dei suoi monti vicoli per entrare in una altra dimensione temporale e trovarsi catapultati nel medioevo. Arrivare a un rande portone di legno, troarlo aperto, salire le scale ed entrare in quello che oggi è il Museo Casa di Dante. Già, proprio lui, il Sommo Poeta del quale il museo custodisce la storia. l rapporto tra Dante Alighieri e la sua città natale non è mai stato semplice. Si tratta di un grande amore spezzato il 10 marzo 1302 giorno in cui il Sommo Poeta venne per motivi politici esiliato per sempre dalla città.  Da quel giorno cominciò per Dante una peregrinazione che lo portò in giro per tutta Italia, un lungo esilio durante il quale scrisse la sua opera più importante la Divina Commedia. Più volte tentò di far ritorno nella sua amata Firenze senza però mai riuscirci. L’istituzione a Firenze di un museo dedicato al Sommo Poeta fu, fin da subito, un obiettivo prioritario per l’Unione Fiorentina, prestigiosa Associazio...

Cosa vedere alla Galleria Spada di Roma

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Collocata all'interno di uno dei palazzi rinascimentali più belli di Roma, il cinquecentesco Palazzo Capodiferro, la Galleria Spada ospita nelle sue quattro sale una celebre collezione di pittura barocca, creata nel corso del Seicento dai cardinali Bernardino (1594-1661) e Fabrizio Spada (1643- 1717). La raccolta si presenta come in una quadreria del XVII secolo e ciò rende conferisce a questo luogo un fascino unico. La sensazione, ancore oggi e dopo così fanti secoli, è quella di entrare in "casa Spada": ci si sente un po' turisti, un po' intrusi e si rimane come sospesi tra presente e passato. Le sale sono riccamente decorate e ancora arredate con importanti esempi di mobilio barocco Ci ho messo un po' per orientarmi e forse i molti dipinti mi hanno creato confusione. Il mio sguardo si è fermato sui dipinti di Artemisia Gentileschi La tela raffigura una monumentale immagine di Santa Cecilia, patrona dei musucisti, che suona il liuto.  Appartiene – come affer...

Ciastel de Tor e la scoperta della storia, delle tradizioni e degli usi delle valli ladine

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  Il MusLa si occupa della storia e della vita degli abitanti delle cinque valli dolomitiche ladine: Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinstein e Ampezzo.  In ogni valle si è sviluppato un linguaggio indipendente, accompagnato da diversi modi di vivere e tradizioni. Grazie al MusLa oggi vi porto alla scoperta della storia, degli usi e delle tradizioni di queste magnifiche valli. Tutto ebbe inizio tanti, tantissimi anni fa. Le ricche scoperte archeologiche permettono di indagare la cultura degli uomini dell'età del bronzo che vivevano a Sotciastel.  Essi coltivavano i campi e pascolavano il bestiame nei dintorni dell'insediamento. Costruiscono da sè tutti gli attrezzi, i recipienti e gli ornamenti .  La forma e il tipo di decorazione delle ceramiche testimoniano lo scambio culturale e le relazioni commerciali esistenti con la Pianura Padana e con le altre regioni alpine Questo è il più antico documento scritto rinvenuto (sino ad ora) nelle vallate ladine. E' una...

Museum Ladin Ursus Ladinicus

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Mettetevi comodi perché vi voglio raccontare la storia di una scoperta archeologica pazzesca avvenuta in una grotta situata a quota 2.800 metri nella zona del Conturines, in Alta Badia. Era il 23 settembre 1987 un noto albergatore e guida alpina della Val Badia, Willy Costamoling decideva di esplorare la zona del Conturines alla ricerca di fossili. Willy Costamoling non poteva però immaginare che si sarebbe trovato di fronte a una scoperta sensazionale: entrò quasi per caso in una grotta situata a quota 2.800 metri, trovando all'interno i resti di decine di orsi. Si imbatté in un vero e proprio cimitero di orsi preistorici, con più di 60 scheletri.  I reperti si trovavano sotto uno strato di 15 cm di sabbia. Dopo l'attenta rimozione della stessa, le ossa sono state liberate, pulite, fotografate e contrassegnate. Le analisi accertarono che le ossa risalivano a circa 40.000 anni fa. Negli anni successivi la grotta fu sistematicamente studiata, scavata ed esplorata da un gruppo di...

Emotion. L'arte contemporanea racconta le emozioni

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“La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni.  Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario.  Verità e Inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione.  EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione“.  Danilo Eccher E' piuttosto complicato, per me, raccontarvi di questa mostra. Insomma, non so da che parte cominciare. E' già difficile, di per sé raccontare l'arte contemporanea, estremamente più difficile raccontarne le emozioni. Ma io racconto, spesso, storie ed è quello che voglio fare anche questa volta. Questa è la storia di un viaggio che comincia appena si varca la soglia del Chiostro. E, come tutti i vi...