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Volare nel tempo: il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi-Le Bourget

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  “Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno ritrovare la propria.”  Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe Dopo aver camminato tra i musei, i giardini e i quartieri che raccontano l’anima creativa di Parigi, c’è un luogo che invita a guardare più in alto. Non verso la città, ma verso il cielo. Il Musée de l’Air et de l’Espace du Bourget è uno di quei posti che riescono a unire storia, meraviglia e immaginazione. Qui, poco fuori Parigi, i sogni imparano a volare. Ospitato in uno dei più antichi aeroporti del mondo, il museo è un racconto sul desiderio umano di superare i confini. Camminare tra i suoi padiglioni è come sfogliare un grande romanzo visivo, dove la fantasia del volo si trasforma lentamente in realtà, e poi in conquista dello spazio. Tutto comincia con l’immaginazione. Le prime sale sono dedicate ai pionieri e agli inventori, a Leonardo da Vinci e alle macchine impossibili, ai sogni sospesi tra la scienza e la poesia.  Si per...

Gialli d'Europa #3 - Spagna: Tatuaggio di Manuel Vasquez Montalban

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  Sono nato per rivoluzionare l'inferno Sono già passati tre mesi dal lancio della rubrica Gialli d’Europa, il mio viaggio tra dieci paesi e dieci delitti per scoprire come il giallo rifletta l’identità dei suoi luoghi. Dopo la Francia e la Svezia, novembre ci porta in Spagna, con un romanzo che è ormai un classico del noir mediterraneo: Tatuaggio di Manuel Vázquez Montalbán. Tutto comincia a Barcellona, quando dalle acque viene ripescato un corpo sfigurato, impossibile da identificare. L’unico indizio è un tatuaggio sul braccio: «Sono nato per rivoluzionare l’inferno.» A indagare è Pepe Carvalho, ex comunista, ex agente della CIA e detective privato disilluso, amante della buona cucina e della riflessione più che dell’azione. La sua ricerca lo porterà da Barcellona ad Amsterdam, in un mondo popolato da contraddizioni, illusioni e ferite ancora aperte della Spagna di fine franchismo. Uno dei grandi punti di forza del romanzo è proprio la figura di Pepe Carvalho. Non è il classico i...

Torre dei Conti: quando la città cade e si rialza

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Un rumore secco, un tonfo, un brivido che attraversa i Fori. Ieri un frammento della Torre dei Conti è crollato durante i lavori di restauro. Le immagini, diffuse in poche ore, mostrano la polvere sollevarsi accanto al Colosseo, come se Roma — ancora una volta — respirasse la propria fragilità. Ma non è la prima volta che accade. E forse, in questa città, non sarà mai l’ultima. La Torre dei Conti è lì da più di ottocento anni, in bilico tra passato e presente, pietra e memoria. Quando fu costruita, nel 1203, Roma era una città inquieta, attraversata da lotte tra famiglie nobili e sogni di potere. Papa Innocenzo III volle erigerla per suo fratello Riccardo Conti, a guardia del rione Monti, su un terreno che poggiava — come spesso accade qui — sulle rovine di un mondo più antico: l’esedra del Foro della Pace, il tempio fatto costruire da Vespasiano. Fin dall’origine, dunque, la torre era una sfida al tempo: una fortezza medievale che cresceva sopra un monumento romano, segno di contin...

Tra scheletri e fantasmi: il lato oscuro dell’arte

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L’arte non racconta solo armonia e bellezza: nei secoli i pittori hanno saputo dare forma anche all’angoscia, alla paura e al mistero. Non parliamo di colori luminosi o paesaggi sereni, ma di ombre che si allungano sulla tela, di figure scheletriche che avanzano silenziose, di urla che sembrano trapassare i secoli. In questi dipinti non si celebra la bellezza, ma l’incubo: il momento in cui l’uomo si scopre fragile, perseguitato dai suoi fantasmi e dalle sue paure più profonde. È l’altra faccia della creatività, quella che non teme di turbare, che preferisce inquietare invece che rassicurare. Oggi voglio raccontarvi cinque opere, cinque visioni, capaci ancora oggi di gelare lo sguardo di chi le osserva. Perché parlarne in questo momento? Perché il brivido, la tensione, l’attrazione per ciò che ci spaventa fanno parte della nostra natura tanto quanto la ricerca di armonia. E perché, proprio nei giorni in cui l’immaginario collettivo si popola di fantasmi e scheletri, è affascinante scop...