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Cosa vedere a Parigi in 7 giorni (e mezzo): il nostro itinerario

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  Parigi è una città che non smette mai di sorprendere: ogni quartiere ha un carattere diverso, ogni passeggiata regala prospettive nuove, tra grandi monumenti e dettagli che si scoprono solo con lo sguardo attento del viaggiatore.  Nei nostri sette giorni e mezzo nella Ville Lumière abbiamo cercato di vivere tutto questo, alternando le tappe più iconiche a momenti più raccolti, fatti di soste lente e atmosfere quotidiane.  Ecco il nostro itinerario, pensato per chi desidera scoprire Parigi in equilibrio tra luoghi imperdibili e piccole scoperte.” Primo giorno   Mattina : Tour Eiffel e Champ de Mars Lo so abbiamo sparato i fuochi d'artificio appena arrivati, ma il richiamo della Tour Eiffel è troppo forte per non andare subito a trovarla. Certo magari evitando di sbagliare fila per poter salire in cima!  Dei 4 piloni della torre solo uno da la possibilità di salire a piedi fino al secondo piano e mettersi in fila lì se invece si vuol prendere l'ascensore è di fa...

Via Artis: un respiro d’arte tra le cime delle Dolomiti

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  Arte in quota tra natura e creatività Camminare sulle vette del Plan de Corones non significa soltanto godere di panorami mozzafiato o percorrere sentieri estivi e invernali: significa immergersi in un dialogo tra natura, storia e creatività.  La mostra Via Artis, inaugurata nel 2024 a 2.275 metri di altitudine, trasforma la montagna in una galleria d’arte all’aperto, la più alta del mondo, dove le opere dialogano con il paesaggio circostante e invitano a riflettere sul cambiamento delle Alpi nel tempo. Le Dolomiti non sono più solo un luogo di escursioni e sport: sono diventate spazio di sperimentazione culturale.  Le installazioni di Via Artis, realizzate con materiali naturali e sostenibili, reinterpretano il legame tra uomo e ambiente, invitando il visitatore a considerare quanto la montagna sia stata plasmata dall’uomo, dalle attività agricole alle guerre, fino al turismo moderno. Le opere di Via Artis Le installazioni di Via Artis sono opere site-specific di sei a...

Gialli d’Europa #1 – Francia: Ninfee nere di Michel Bussi

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  Leggere Ninfee nere è come attraversare un giardino sospeso tra realtà e mistero: ogni angolo di Giverny nasconde segreti, e ogni riflesso sull’acqua delle ninfee sembra suggerire una storia non ancora svelata. Michel Bussi accompagna il lettore in questo spazio sospeso con uno stile elegante e avvolgente: il racconto in prima persona crea un legame immediato, quasi intimo, con chi legge, mentre il ritmo della narrazione alterna delicatezza e tensione in modo perfettamente calibrato. La vera magia del romanzo, però, risiede nella sua struttura a più piani narrativi. All’inizio tutto appare confuso: i fili della storia si intrecciano, sembrano vaghi o contraddittori, e il lettore si trova spaesato, in balia degli eventi. Ma è proprio questo spaesamento a creare la suspense: pezzo dopo pezzo, Bussi rivela i segreti nascosti, fino al sorprendente finale, in cui ogni tassello trova il suo posto e la trama si ricompone in un disegno impeccabile. Giverny non è solo sfondo, ma protagoni...

Gialli d'Europa. 10 delitti per 10 paesi

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  Chi l’ha detto che per viaggiare bisogna sempre partire?  A volte basta aprire un libro. Nasce così Gialli d’Europa, la prima vera rubrica di questo blog, pensata per esplorare il nostro continente attraverso uno dei generi più amati: il giallo. Ho scelto dieci romanzi, uno per ciascun Paese europeo, seguendo un filo rosso (o forse sarebbe meglio dire giallo!) che unisce crimini, investigatori, atmosfere e culture.  Un itinerario letterario che passa per le brume del Nord e il sole del Mediterraneo, tra città in fermento e province dimenticate, mettendo al centro il mistero come chiave di lettura dell’identità europea. Perché proprio il giallo? Perché è il genere che più di ogni altro sa raccontare la società, le sue contraddizioni, i suoi cambiamenti.  Ogni indagine, ogni delitto, ogni detective ci parla di giustizia e disordine, di verità nascoste e paure collettive.  Ogni Paese ha il suo modo di raccontarlo: c’è chi lo fa con ironia, chi con malinconia, chi...